Le esperienze degli esperti - El Periódico

"Non penso a niente di religioso, ma a una storia di bontà"

MONTSERRAT RIBES SCULTURA DELLE CIFRE

Le figure della natività sono state la sua devozione da quando era piccola, anche se non per motivi religiosi. Montserrat Ribes, scultore e autrice delle famose figure ceramiche di Elisa, adorava quando suo padre portava a casa due nuove figurine "sempre in terra battuta" ogni anno. Ora, per 17 anni, li ha disegnati lei stessa, personaggi da 8 a 50 centimetri, tutti presenti in presepi di tutte le dimensioni.

"Quando li faccio, non penso molto all'aspetto religioso, perché ogni religione racconta anche la propria storia di amore e gentilezza. Una storia che porta qualcosa di bello, perché una nascita è sempre una gioia ", afferma Ribes.

L'artista di Castellar del Vallès, che espone alcune delle sue figure nelle scene della Natività dei Musei Vaticani, conferma che l'interesse per le esibizioni non è scemato nel tempo in cui le ha realizzate. Al contrario, sempre più persone non acquistano le figure per un presepe, ma semplicemente come parte di una collezione che espongono tutto l'anno in una vetrina domestica. "Non posso lamentarmi: sembra che la gente cerchi sempre più figure di qualità".

Entro la fine delle vacanze di quest'anno, il loro lavoro è finito. Ha progettato una quindicina di originali che ora vengono riprodotti per raggiungere i canali di vendita, comprese le fiere popolari di Santa Llúcia, che sono anche sempre più popolari. E il fatto che gli appartamenti di oggi spesso non hanno abbastanza spazio per poter assemblare un presepe con grandi figure. "L'abitudine di realizzare interi presepi è andata un po 'persa, mentre nelle case coloniche la gente aveva molto spazio. Ora viene riprodotta solo una parte del presepe ”.

Intervista condotta da Josep Garcia per il quotidiano El Periódico de Catalunya il 22 novembre 2009